L'isola di Alice

L'isola di Alice
Daniel Sánchez Arévalo

Nord, pubblicato nel 9 febbraio 2017
494 Pagine

È appena passata la mezzanotte quando la vita di Alice va in frantumi. È bastata una telefonata per rompere gli equilibri perfetti della sua vita, una telefonata in cui le viene comunicato che suo marito Chris è morto in un incidente d'auto.
Alice non se ne dà pace, e ad aumentare il dolore della perdita è la scoperta che Chris non stava tornando da Yale, come lei sapeva, ma l'incidente è avvenuto nell'esatto direzione opposta. Dove si trovava suo marito?

Inizia così a seguire gli ultimi spostamenti del marito visionando telecamere. I video conducono Alice a Robin Island, un'isola idilliaca dove il marito si recava sistematicamente a sua insaputa.
Ed è proprio qui che Alice si trasferisce con le due figlie, Olivia e Ruby, e in testa ha solo un obiettivo: scoprire cosa nascondeva suo marito su quell'isola.

Scritto in prima persona da Alice stessa, "L'isola di Alice" è un romanzo in cui il sospetto è la chiave e il punto cruciale.
È lei la narratrice di questa storia, ed è lei la protagonista assoluta. L'autore con questa scelta, ha dovuto fare uno sforzo in più scrivendo una storia tutta al femminile in prima persona, riuscendo chiaramente a cogliere e a trasmettere gli stati d'animo di una donna ferita.
Insieme al mistero che si cela dietro la morte di Chris, nel romanzo l'autore esplora e scava il dolore in diverse forme. Abbiamo quello di Alice, una donna disposta a tutto pur di ottenere la verità. Il dolore poi di Olivia, la piccola che si è vista strappare via un padre troppo presto, e ci si concentra poi sul rapporto madre-figlia composto da una perdita comune. La loro relazione è a volte dura, ma spesso tenera. Alice infatti è sempre pronta a stare vicino a Olivia, a capirne gli atteggiamenti ripetitivi e le sue manie. Un rapporto genuino il loro, e assolutamente autentico.

La storia ha un'originalità promettente, ho trovato però lo sviluppo un po' troppo diluito. Questo a discapito di quel brivido che avrebbe potuto far diventare "L'isola di Alice" davvero un buon thriller. Questo aspetto infatti rimane marginale, e la scena la occupa completamente l'ossessione di Alice e gli intrighi che caratterizzano la vita sull'isola.
L'attenzione che l'autore pone sui dettagli e sulle descrizione però, seppur minuziose, è notevole, e hanno permesso di addentrarmi chiaramente all'interno dell'isola e di comprenderne le dinamiche relazionali. Non mancano nel romanzo descrizioni di Robin island, un'isola paradisiaca ricca di aneddoti riferiti a posti, persone o leggende, un'oasi che trasuda fascino e mistero allo stesso tempo. Un luogo in cui il ruolo del sesso femminile ha un'importanza ingombrante, tanto che l'isola viene anche soprannominata Mom's Island, "L'isola di Alice" è nel complesso un romanzo piacevole, poco thriller ma molto coinvolgente.

L'isola di Alice
Daniel Sánchez Arévalo

Nord, pubblicato nel 9 febbraio 2017
494 Pagine

È appena passata la mezzanotte quando la vita di Alice va in frantumi. È bastata una telefonata per rompere gli equilibri perfetti della sua vita, una telefonata in cui le viene comunicato che suo marito Chris è morto in un incidente d'auto.
Alice non se ne dà pace, e ad aumentare il dolore della perdita è la scoperta che Chris non stava tornando da Yale, come lei sapeva, ma l'incidente è avvenuto nell'esatto direzione opposta. Dove si trovava suo marito?

Inizia così a seguire gli ultimi spostamenti del marito visionando telecamere. I video conducono Alice a Robin Island, un'isola idilliaca dove il marito si recava sistematicamente a sua insaputa.
Ed è proprio qui che Alice si trasferisce con le due figlie, Olivia e Ruby, e in testa ha solo un obiettivo: scoprire cosa nascondeva suo marito su quell'isola.

Scritto in prima persona da Alice stessa, "L'isola di Alice" è un romanzo in cui il sospetto è la chiave e il punto cruciale.
È lei la narratrice di questa storia, ed è lei la protagonista assoluta. L'autore con questa scelta, ha dovuto fare uno sforzo in più scrivendo una storia tutta al femminile in prima persona, riuscendo chiaramente a cogliere e a trasmettere gli stati d'animo di una donna ferita.
Insieme al mistero che si cela dietro la morte di Chris, nel romanzo l'autore esplora e scava il dolore in diverse forme. Abbiamo quello di Alice, una donna disposta a tutto pur di ottenere la verità. Il dolore poi di Olivia, la piccola che si è vista strappare via un padre troppo presto, e ci si concentra poi sul rapporto madre-figlia composto da una perdita comune. La loro relazione è a volte dura, ma spesso tenera. Alice infatti è sempre pronta a stare vicino a Olivia, a capirne gli atteggiamenti ripetitivi e le sue manie. Un rapporto genuino il loro, e assolutamente autentico.

La storia ha un'originalità promettente, ho trovato però lo sviluppo un po' troppo diluito. Questo a discapito di quel brivido che avrebbe potuto far diventare "L'isola di Alice" davvero un buon thriller. Questo aspetto infatti rimane marginale, e la scena la occupa completamente l'ossessione di Alice e gli intrighi che caratterizzano la vita sull'isola.
L'attenzione che l'autore pone sui dettagli e sulle descrizione però, seppur minuziose, è notevole, e hanno permesso di addentrarmi chiaramente all'interno dell'isola e di comprenderne le dinamiche relazionali. Non mancano nel romanzo descrizioni di Robin island, un'isola paradisiaca ricca di aneddoti riferiti a posti, persone o leggende, un'oasi che trasuda fascino e mistero allo stesso tempo. Un luogo in cui il ruolo del sesso femminile ha un'importanza ingombrante, tanto che l'isola viene anche soprannominata Mom's Island, "L'isola di Alice" è nel complesso un romanzo piacevole, poco thriller ma molto coinvolgente.
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